Comunicato Stampa - Tragedia Calenzano

San Giuliano Terme, 11 Dicembre 2024 — COMUNICATO STAMPA
CALENZANO – SICUREZZA SUL LAVORO: LA CONSIGLIERA CIVICA ELISABETTA MAZZARRI CHIEDE INTERVENTI IMMEDIATI E UNA RIFORMA NORMATIVA
Calenzano, 9 dicembre 2024 – La recente tragedia avvenuta presso il sito ENI di Calenzano, che ha provocato 2 morti, 9 feriti e 3 dispersi, rappresenta un drammatico monito sull'urgenza di rimettere al centro del dibattito politico e istituzionale il tema della sicurezza sul lavoro in Italia, con particolare attenzione agli ambienti industriali ad alto rischio.
"Non possiamo più accettare tragedie di questa portata," dichiara Elisabetta Mazzarri, consigliera comunale civica di Calenzano. "Questa ennesima strage non è un evento isolato, ma il risultato di decenni di insufficienze normative, carenze nei controlli e mancata attenzione alla prevenzione. Serve un cambio di paradigma che metta al centro la tutela della vita umana, superando ogni logica che antepone il profitto alla sicurezza".
L'incidente e le conseguenze sul territorio
L'incidente, avvenuto durante le operazioni di rifornimento di carburante nell'area di carico, ha generato non solo un bilancio umano devastante, ma anche gravi ripercussioni sul territorio. Le emissioni tossiche sprigionatesi hanno costretto le autorità a distribuire mascherine alla popolazione, mentre la chiusura dell'uscita autostradale dell'A1 e l'interruzione della circolazione ferroviaria hanno paralizzato i trasporti per ore, aggravando ulteriormente la situazione.
Questa tragedia mette in luce la vulnerabilità delle infrastrutture industriali e la necessità di un sistema di sicurezza integrato e ben coordinato.
L'urgenza di interventi immediati e una riforma normativa strutturale
La consigliera Mazzarri richiama le istituzioni a un intervento tempestivo e strutturale, evidenziando la necessità di rafforzare il quadro normativo vigente, rappresentato principalmente dal Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/2008), che pur costituendo una base solida, richiede aggiornamenti e applicazioni più rigorose.
Tra le proposte avanzate da Mazzarri:
1. Aumento dei controlli periodici e rafforzamento degli organi ispettivi:
Incrementare le ispezioni da parte dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro e delle ASL, con un focus particolare sugli stabilimenti industriali considerati a rischio elevato.
Garantire risorse adeguate agli enti di controllo, sia in termini di personale qualificato che di strumenti tecnologici avanzati.
2. Sanzioni più severe e immediate:
Inasprire le pene per le aziende che non rispettano le normative di sicurezza, prevedendo la sospensione immediata delle attività in caso di gravi violazioni.
Introdurre un sistema di premialità per le imprese che adottano modelli virtuosi di prevenzione.
3. Formazione obbligatoria e continua:
Istituire programmi obbligatori di formazione e aggiornamento continuo per i lavoratori, con un'attenzione particolare ai settori industriali ad alto rischio.
Incentivare la diffusione della cultura della sicurezza tramite campagne di sensibilizzazione rivolte sia ai datori di lavoro che ai dipendenti.
4. Adozione di tecnologie di sicurezza avanzate:
Rendere obbligatoria l'installazione di sistemi di monitoraggio automatizzati, come sensori per la rilevazione precoce di sostanze pericolose o guasti tecnici.
Favorire la transizione verso tecnologie più sicure e sostenibili, anche attraverso incentivi statali per la modernizzazione degli impianti industriali.
5. Un piano di prevenzione nazionale:
Istituire un piano straordinario a livello nazionale per la messa in sicurezza degli impianti industriali più obsoleti.
Creare un database centralizzato che raccolga informazioni su incidenti e violazioni, al fine di identificare i settori e le aree più critiche.
Un tavolo tecnico e una responsabilità condivisa
Mazzarri sottolinea l'importanza di un approccio collettivo: "La sicurezza sul lavoro non può essere delegata solo alle imprese o agli enti di controllo. È necessario creare un tavolo tecnico permanente che coinvolga governo, enti locali, imprese e sindacati, per sviluppare strategie condivise e adottare misure concrete e tempestive".
Solo attraverso la cooperazione tra i diversi attori sarà possibile costruire un sistema di prevenzione efficace, in grado di evitare tragedie come quella di Calenzano.
Un appello per il futuro
La consigliera conclude con un appello accorato: "Esprimo il mio profondo cordoglio ai familiari delle vittime di questa tragedia. Tuttavia, non possiamo limitarci alla solidarietà. Ogni incidente sul lavoro è una sconfitta per l'intera società e un richiamo alla responsabilità collettiva. È tempo di agire con coraggio e determinazione: la sicurezza non è un costo, ma un diritto inviolabile di ogni lavoratore".
Elisabetta Mazzarri
Consigliera Comunale Civica